Arriva il nuovo standard USB 3.0

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Ha avuto inizio il programma di certificazione e conformità per il nuovo standard USB 3.0.

Grazie al programma, i produttori potranno ottenere la certificazione ed essere autorizzati ad utilizzare il logo "SuperSpeed USB" sui loro prodotti, che evidenzieranno la compatibilità con il nuovo standard.

USB 3.0 sarà compatibile con i precedenti dispositivi USB e garantirà maggiori prestazioni e risparmio energetico.

La velocità di trasferimento dati garantita dallo standard "SuperSpeed USB" è 10 volte superiore al precedente standard USB 2.0, cioè 4,8 gigabit al secondo.


Articolo tratto da qui
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A.A.A. Vendesi Amici Facebook

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Chi trova un amico trova un tesoro, ma grazie alla società di marketing Usocial adesso anche chi ha un tesoro può trovare un amico: anzi, molti.

La società di P.R. australiana, propone infatti "pacchetti" di amici a pagamento per Social Network come Facebook e Twitter.

Gli amici in scaffale, possono essere acquistati sia per pagine private che pubbliche e se siete un utente singolo potrete vantarvi al bar sul loro numero, mentre se siete un´azienda avrete da quel momento a disposizione una community (si presume antusiasta) dei vostri prodotti e delle vostre iniziative.

Come funziona? Semplice: Usocial manda per voi richieste di amicizia sul Social, selezionando gli utenti che possono essere interessati a interagire con voi.

I destinatari dell´azione marketing decideranno se considerarla o ignorarla.

Non preoccupatevi però: Usocial procederà inesorabile fino a quando non avrà raccolto il numero di amici compreso nel pacchetto.

Articolo tratto da qui

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Trovare l'indirizzo IP del proprio router

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Come molti sapranno il router è un dispositivo hardware che si occupa di instradare il traffico all'interno di una rete locale. Se vogliamo creare un LAN e far arrivare un file dal PC1 al PC2 o se vogliamo condividere la connessione internet ADSL fra più computer questo è l'apparecchio che fa per noi.

I parametri di un router sono impostabili tramite interfaccia web. Questo significa che per configurarlo basta aprire il browser (Internet Explorer, Firefox, Opera o altro), scrivere nella barra degli indirizzi l'IP della periferica e dopo aver inserito gli appositi username e password vedremo apparire le varie schermate con tutte le opzioni.



Il problema sorge quando perdiamo il libretto di istruzioni in cui era scritto tale IP, oppure quando decidiamo di cambiarlo ma poi non riusciamo a ricordare quello nuovo che gli avevamo assegnato.

Di seguito le varie soluzione a questo inconveniente:

IP PREDEFINITO

Prima di tutto è bene provare l'IP predefinito. Magari vi pare di averlo cambiato e non è così, oppure sapete che non lo avete mai cambiato ma non vi ricordate quale sia. In questo caso basta andare a vedere sul manuale di istruzioni. Sicuramente nella confezione del router ce ne era uno in forma cartacea (spesso è anche solo un foglio chiamato "installazione rapida") e sicuramente ce ne è una copia forse anche più dettagliata sotto forma di file PDF sul CD che era allegato.

Se li avete persi entrambi controllate sul sito del costruttore, in genere i suddetti file PDF sono disponibili per i download.

Possiamo comunque dire che in linea di massima gli IP predefiniti per la maggior parte dei router sono questi:

192.168.0.1

192.168.1.1

10.0.0.1

10.0.1.1

Abbiamo però la possibilità di toglierci ogni dubbio se sul vostro router è attivo il servizio DHCP, cioè se i computer che gli collegate ottengono automaticamente un indirizzo IP. In pratica, se vi ricordate che al momento della creazione della LAN NON avete dovuto assegnare gli indirizzi IP sui pc allora sicuramente il DHCP è attivo, e questo è una grande aiuto (vedremo ora perché). Accendete una delle macchine collegate al router e digitate in Start > Esegui questo comando:

COMMAND se avete un Windows 95, 98 o Millennium

CMD se avete un Windows 2000 o XP

Nella finestra nera che apparirà scrivete IPCONFIG e dovreste ottenere un risultato come questo:



L'indirizzo che cercavate è quello del Gateway predefinito.

IP CAMBIATO MANUALMENTE

Se avete deciso di cambiare l'indirizzo del router ma ora non ricordate con quale lo avevate sostituito avete tre strade: la prima è quella di provare a sfruttare il DHCP e la voce "Gasteway predefinito" come spiegato nel paragrafo precedente. Se fosse disattivato e il campo gateway fosse vuoto o gli indirizzi standard elencati prima non andassero bene vi restano queste due alternative:

Reset delle impostazioni

Ogni router ha, solitamente sul lato posteriore vicino alla presa per il filo di alimentazione, un piccolo foro con vicino scritto "Reset". È un tasto (di norma documentato nelle istruzioni) che se premuto con un oggetto sottile ma NON eccessivamente appuntito (come una penna a sfera ma NON un ago) riporta tutte le opzioni dell'apparecchio alle impostazioni di fabbrica, cioè come erano quando lo avete comprato.



Questo vuol dire che l'indirizzo ricomincerà a essere quello riportato nel manuale, ma anche che perderete le impostazioni del modem ADSL se ce ne era uno integrato, quelle dell'eventuale firewall, dei forwarding delle porte e tutte le altre personalizzazioni. Pensate bene se vale la pena farlo o se invece la riconfigurazione sarebbe talmente laboriosa che è meglio lasciare stare e
provare col metodo successivo: in caso di fallimento potrete sempre riconsiderare il reset.

IP scanner

Se non sappiamo la porta del router per trovarla non resta che andare a tentativi. Utilizzeremo quindi un IP scanner che provi per noi tutti gli indirizzi di un certo range. Gli potremo per esempio dire di controllare tutti gli indirizzi da 192.168.1.1 fino a 192.168.1.255 (calcolando che 255 è il valore massimo che può avere ognuno dei 4 gruppi di numeri separato dal punto).

La nostra scelta è caduta su un freeware chiamato Angry IP Scanner che potete prelevare dal

sito ufficiale
nella versione con installazione o senza. Ne potete trovare di simili su Google e il procedimento sarà comunque simile al seguente. Avviamo il programma cliccando sul file ipscan.exe per vedere
questa schermata



Spieghiamo brevemente i comandi principali:

IP range = indica da quale a quale indirizzo controllare. Es. da 192.168.1.1 fino a 192.168.1.255

IP = fa comparire l'IP del computer attuale assegnato dal DHCP del router se attivo (ne abbiamo parlato all'inizio). È utile a restringere il campo di ricerca, perché come abbiamo detto il router ha un IP molto simile a quello che assegna ai computer a lui collegato tranne che per l'ultimo gruppo di cifre.

class B = setta la scansione dall'ip xxx.yyy.0.1 a xxx.yyy.255.255

class C = setta la scansione dall'ip xxx.yyy.zzz.1 a xxx.yyy.zzz.255

Start = avvia il controllo degli indirizzi

Ora vediamo con ordine come decidere gli indirizzi da provare.

se il DHCP è attivo e premendo il tasto IP si compila il campo "IP range" il nostro controllo coinvolgerà gli indirizzi da xxx.yyy.zzz.1 a xxx.yyy.zzz.255.

Se cioè usando quel tasto è comparso 192.168.0.2 noi scriveremo nel campo di sinistra 192.168.0.1 e in quello di destra 192.168.0.255

se il DHCP non è attivo inizieremo col premere "class C" e poi "Start"

se il tentativo con "class C" non ha funzionato chiudiamo il programma, riapriamolo e proviamo con "class B"

se nemmeno il tentativo con "class B" ha funzionato chiudiamo il programma, riapriamolo e proviamo con il range da 10.0.0.1 a 10.0.255.255

se nemmeno questo tentativo funzionasse provate con il range da 172.16.0.1 a 172.31.255.255

Abbiamo ordinato i vari range da provare dal più probabile ma meno vasto al meno probabile ma più vasto. Calcolate ad esempio che per lo scan degli indirizzi specificati al punto 4 potrebbero essere necessarie anche tre ore con le impostazioni di default del programma (che prevedono una pausa tra il test di una porta e la successiva di 20 millisecondi).

Se nessuno dei tentativi sopra citati desse un risultato positivo allora sappiate che l'indirizzo che avete scelto non è tra quelli specificati nel documento

RFC 1918
che definisce gli IP adatti per le reti lan. A questo punto l'ipotesi del reset va nuovamente presa in considerazione, dato che avete davanti oltre 2.000.000 di possibili indirizzi da controllare....

Ma vediamo cosa fare alla fine del test: apparirà una finestra riassuntiva dei risultati ottenuti e nella parte inferiore della finestra la lista di tutti gli IP controllati.





Voi dovete scorrere l'elenco ignorando tutti quelli che sono preceduti da un
palino rosso e soffermarvi su quelli che hanno il pallino blu. Per facilitarvi
la ricerca potete anche andare su Utils > Delete from list >
Dead hosts in modo da far sparire tutti i rossi.

Tutti gli indirizzi col cerchio blu rappresentano quelli in cui è stato trovato
"qualcuno", come ad esempio gli altri PC in lan e il router. Se al momento della
scansione non avevate altri computer della lan accesi tranne quello su cui
stavate eseguendo l'ip-scanner allora dovreste avere solo due risultati
positivi, cioè quello sull'IP della vostra stessa macchina e quello sull'IP del
router. Il primo lo dovete ovviamente scartare (lo dovreste individuare
facilmente perché nella colonna "Hostname" appare il nome che identifica il
vostro terminale in rete), l'altro è quello che stavate cercando.

A questo punto basterà digitarlo nella barra degli indirizzi del vostro browser
per poter accedere all'interfaccia web di configurazione del router

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Display TV impressionato? Proviamo il DVD antistampaggio Plasma!

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Beh, è da un pò di tempo che notavo che il mio TV plasma 50" LG aveva delle strane "macchie" che rimanevano quando restavo sintonizzato prolungatamente su un canale. A volte rimaneva il logo del TG5, altre volte il logo di FOX ma dopo un pò di riposo del pannello TV li vedevo sparire lentamente.
In pratica lo schermo del tv resta "impressionato" con queste immagini (che corrispondono sempre a loghi di emittenti televisive o di programmi specifici) che sono fisse in un angolo per tutto il tempo delle varie trasmissioni in quanto suppongo sollecitino in maniera continua i pixel relativi a quella porzione di display differentemente dagli altri che hanno immagini in movimento naturale.
Tornando al mio problema ho notato che ho 2 simpatici amici sul mio schermo che non mi salutano proprio più e sono relativi ai canali che più spesso guardo, nello specifico mi ritrovo nell'angolo in alto a destra il logo di Sky Cinema e in basso sempre a destra il logo di Canale5 che è davvero grande ed evidente!
Cercando in giro per la rete ho trovato che il problema è noto come "Stampaggio dello schermo" e che non è infrequente anche se gli schermi di ultima generazione dovrebbero aver risolto il problema -evidentemente no a giudicare dalla mia esperienza-
Leggendo in giro ho trovato una pagina di supporto della Pioneer che oltre a illustrare il problema propone una soluzione casalinga allo stesso che consiste in un video da riprodurre sul nostro schermo TV per alcune ore consecutive per ristabilire una visione omogenea dei pixel.
Basta scaricare questo filmato, estrarlo dall'archivio e masterizzarlo con un programma (Nero CDburnerXP o altro a vostra scelta) e metterlo in riproduzione continua.
Il video non è altro che una gradazione da bianco a nero che continua a muoversi da destra verso sinistra e ci si raccomanda di impostare il TV in modalità Dinamica dalle opzioni dell'immagine del TV stesso. Spero che questo articolo possa aiutare altri che come me hanno riscontrato questo fastidioso problema, se dovessi avere altre info da suggerirvi tornerò ad integrarlo con altre notizie!

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TivùSat stenta a partire a causa del costo eccessivo dei decoder

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Ad un mese dal lancio, TivùSat, piattaforma satellitare gratuita promossa da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, non ha ancora preso il volo e, forse, ci vorranno ancora molti mesi affinchè possa farlo. La piattaforma è nata lo scorso 31 luglio con lo scopo primario di raggiungere le aree più impervie del territorio italiano dove il digitale terrestre non potrà mai arrivare.

Negli annunci di lancio si parlava di una piattaforma completamente gratuita ma, a guardare gli scaffali dei negozi di elettronica, non è realmente così. All’assenza di canoni di abbonamento corrisponde, infatti, il costo elevato dei decoder per il decriptaggio delle trasmissioni. I canali sono fruibili solo con l’uso dei decoder marchiati TivùSat e della smart card venduta in abbinamento. Tutti gli altri decoder, da quello di Sky a quelli free, non possono leggere la nuova codifica Nagra e quindi i loro utenti non possono usufruire dei canali della piattaforma.

La “questione codifica” è venuta alla ribalta il 12 agosto scorso quando gli italiani che guardavano RaiUno con il decoder Sky o con un semplice decoder gratuito, a pochi minuti dall’inizio della partita Svizzera-Italia si sono trovati davanti uno schermo completamente nero, sintomo di assenza di trasmissione decriptabile. Solo i decoder della piattaforma gratuita hanno potuto decriptare il canale ma, vista la scarsa diffusione, pochissimi italiani hanno beneficiato dell’offerta e sabato prossimo con Italia-Georgia potrebbe ripetersi quanto accaduto.


Secondo installatori e retailer, i decoder venduti, infatti, non sono neanche 10mila a causa dei prezzi troppo elevati. Maurizio Motta, Direttore Generale Commerciale di Mediaworld dichiara al Sole24Ore: ”Non è tra i prodotti più richiesti anche per via del prezzo, tre volte più caro del decoder per il digitale terrestre“. Il primo decoder ad essere messo in circolazione è stato quello prodotto da Humax (Combo 9000) che integra anche il digitale terrestre e costa ben 169 euro contro i 109 del decoder solo sat Adb I-Can 1110Tivù, da poco sugli scaffali dei negozi di elettronica di consumo. Presto accanto a questi, anche altri produttori (Telesystem, Auriga, Fracarro per citarne alcuni) venderanno i propri decoder ma i prezzi non saranno tanto diversi.

Non di poco conto sono inoltre le spese per l’installazione dell’impianto satellitare. Chi ne è sprovvisto, dovrà infatti sborsare circa 150 euro per la fornitura di parabola, cavo e la loro messa in opera.

Se i costi del decoder e dell’installazione non si abbasseranno, TivùSat sembrerebbe destinata a non andare molto lontano e forse servirà solo a duplicare il segnale digitale terrestre per quei 3 milioni di italiani che vivono nelle aree non coperte, lasciando l’arduo ruolo di concorrente della piattaforma di Murdoch a qualcun altro.

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Tecnologia TV LED ed LCD a confronto

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Il consumatore che decide di acquistare un nuovo televisore ha a disposizione l'imbarazzo della scelta grazie all'offerta sempre più varia del settore dell'elettronica. Oggi le nuove tipologie di schermi garantiscono: immagini ad alta definizione, colori sempre più brillanti e nitidi, alti livelli di contrasto. L'acquirente può scegliere tra: le TV al plasma, i monitor LCD e le TV che implementano la nuova tecnologia al LED. Scopriamo le differenze principali tra due tipologie di prodotti, quelli con tecnologia LCD e quelli con tecnologia LED.

Caratteristiche tecniche della tecnologia LCD

Il monitor LCD garantisce un'ottima visione delle immagini, che risultano nitide e luminose, e un'ottima risoluzione, che lo rende ideale per le trasmissioni in high definition. I monitor LCD utilizzano una tecnologia di retroilluminazione basata su lampade CCFL che vengono disposte sul pannello in barre orizzontali o a serpentina. E' proprio la posizione delle lampade a non garantire la copertura uniforme sul monitor LCD. Il risultato può essere quello di visualizzare una luminosità differente in varie parti dello schermo.

Caratteristiche tecniche della tecnologia LED

La tecnologia LED implementa delle micro lampadine, chiamate diodi luminosi, che vengono posti lungo tutto il perimetro dello schermo al LED. Grazie ad un particolare diffusore di luce, in grado di raccogliere e convogliare la luce di ciascun LED, il display della TV viene illuminato in modo uniforme. Per questa ragione la tecnologia LED garantisce un'ottima illuminazione all'intero pannello, proiettando immagini nitide, luminose e brillanti.
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Come calcolare la distanza ottimale da una TV HD Ready e Full HD

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Molto spesso ci si chiede quale sia la distanza ottimale per ottimizzare la visione delle nostre bellissime TV LCD HD Ready e Full HD... cerchiamo di fare un pò di luce sulla questione!

Tenendo presente che:

1” equivale a 2,54 cm

Per i Televisori HD Ready la formula da applicare sarà:

(Diagonale x 2,54) x 2,3

Per i Televisori FullHD la formula da applicare sarà:

(Diagonale x 2,54) x 1,5

Per esempio se volessimo calcolare la distanza ottimale per un TV 42” HD Ready avremo:

(42 x 2,54) x 2,3 = 245,36 cm (2 metri e 45,36 cm)

mentre per un TV 42" Full HD il calcolo da effettuare sarà:

(42 x 2,54) x 1,5 = 160,02 cm (1 metro e 60,02 cm)

Ho realizzato una pratica tabella con i principali tagli di pannelli TV in commercio per un rapido calcolo:

Il calcolo per ricavare la distanza che permette la visione migliore deriva dal fatto che il livello minimo di risoluzione dell’occhio umano per la percezione di due punti come distinti è stato studiato e standardizzato nella distanza equivalente di 1/60 di grado.

In teoria l’occhio umano ha la capacità di risolvere due punti posti a 1/60 di grado di distanza tra loro e quindi questa misura rappresenta l’angolo visivo minimo entro il quale l’occhio è in grado di distinguere i pixel che poi formano la matrice del pannello TV LCD o plasma.

Una cosa importante da ricordare è che più si supera la distanza ottimale e meno vengono sfruttate le peculiarità della nostra televisione, in pratica con un tv fullHD da 32'' e la guardate da più di 2 metri la vedrete peggio che se fosse un HD Ready e non Full!

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