Negli annunci di lancio si parlava di una piattaforma completamente gratuita ma, a guardare gli scaffali dei negozi di elettronica, non è realmente così. All’assenza di canoni di abbonamento corrisponde, infatti, il costo elevato dei decoder per il decriptaggio delle trasmissioni. I canali sono fruibili solo con l’uso dei decoder marchiati TivùSat e della smart card venduta in abbinamento. Tutti gli altri decoder, da quello di Sky a quelli free, non possono leggere la nuova codifica Nagra e quindi i loro utenti non possono usufruire dei canali della piattaforma.
La “questione codifica” è venuta alla ribalta il 12 agosto scorso quando gli italiani che guardavano RaiUno con il decoder Sky o con un semplice decoder gratuito, a pochi minuti dall’inizio della partita Svizzera-Italia si sono trovati davanti uno schermo completamente nero, sintomo di assenza di trasmissione decriptabile. Solo i decoder della piattaforma gratuita hanno potuto decriptare il canale ma, vista la scarsa diffusione, pochissimi italiani hanno beneficiato dell’offerta e sabato prossimo con Italia-Georgia potrebbe ripetersi quanto accaduto.
Secondo installatori e retailer, i decoder venduti, infatti, non sono neanche 10mila a causa dei prezzi troppo elevati. Maurizio Motta, Direttore Generale Commerciale di Mediaworld dichiara al Sole24Ore: ”Non è tra i prodotti più richiesti anche per via del prezzo, tre volte più caro del decoder per il digitale terrestre“. Il primo decoder ad essere messo in circolazione è stato quello prodotto da Humax (Combo 9000) che integra anche il digitale terrestre e costa ben 169 euro contro i 109 del decoder solo sat Adb I-Can 1110Tivù, da poco sugli scaffali dei negozi di elettronica di consumo. Presto accanto a questi, anche altri produttori (Telesystem, Auriga, Fracarro per citarne alcuni) venderanno i propri decoder ma i prezzi non saranno tanto diversi.
Non di poco conto sono inoltre le spese per l’installazione dell’impianto satellitare. Chi ne è sprovvisto, dovrà infatti sborsare circa 150 euro per la fornitura di parabola, cavo e la loro messa in opera.
Se i costi del decoder e dell’installazione non si abbasseranno, TivùSat sembrerebbe destinata a non andare molto lontano e forse servirà solo a duplicare il segnale digitale terrestre per quei 3 milioni di italiani che vivono nelle aree non coperte, lasciando l’arduo ruolo di concorrente della piattaforma di Murdoch a qualcun altro.
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2 commenti:
Due mesi di abbonamento SKY costano quanto ricevitore e parabola per TiVù Sat per tutta la vita!
Eh lo so, ma vallo a far notare! Personalmente credo che il progetto TivùSat sia utilissimo per sopperire all'indegna copertura del digitale terrestre dopo tutti questi anni di propaganda!
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