La convinzione dei più è che l’autoricarica sia un omaggio del gestore per la fedeltà accordata, tuttavia il calcolo fatto sui minuti ricevuti è frutto del famoso costo di interconnessione, che prevede che il gestore chiamante rifonda di un tot di centesimi il gestore chiamato secondo la teoria del “rimborso”, perché parte della telefonata o del messaggio multimediale passa sulla rete del destinatario.
La capacità di Wind e soprattutto Tre di elargire danarose ricompense è dovuto al fatto che, in qualità di gestori nuovi (e chiaramente questo vale più per il secondo), il loro rimborso è più alto rispetto ai due colossi più anziani. Questa cosa, pare, sia destinata a terminare, ma dovrebbe portare anche una sostanziale diminuzione delle tariffe attualmente in vigore.
La proposta che dovrebbe tramutarsi in obbligo alla fine della consultazione pubblica vede queste modifiche (da notare che, anche alla lunga, per il gestore cinese un leggero vantaggio rimane, ma sicuramente inferiore a quello che ha attualmente):
Come visibile, a partire dal settembre di quest’anno Wind si avvicinerà di molto a TIM e Vodafone, lasciando però ancora un buon margine del 50% a 3 Italia. Per il gestore arancione il pareggio avverrà nel 2011 (quindi ancora tre anni) e, contestualmente, anche 3 Italia arriverà al suo minimo storico riguardo i costi di interconnessione, che saranno mantenenuti percentualmente circa un quinto sopra alla concorrenza.
È chiaro quindi che le attuali politiche dietro le autoricariche, che oscillano tra i 5€cent e i 10€cent al minuto, non potranno più esistere, tranne che il trend positivo dell’abbassamento di questi soldi non sia accompagnato da un trend pesantemente negativo dello scatto alla risposta (basti vedere Vodafone, che tra i vecchi tempi della Lira ad alcune offerte attuali ha visto una crescita da 240 Lit a 19€cent, +53%).
Piccola nota: l’AGCOM ha disatteso comunque la richiesta della Commissione Europea che ha chiesto, per bocca della Reding, che si arrivasse a soli 3.5€cent/minuto.
Articolo tratto da qui
0 commenti:
Posta un commento