Differenze tra TV LCD e Plasma

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Plasma e LCD sono due tecnologie ancora in piena evoluzione e con margini di miglioramento, come dimostrano i passi in avanti compiuti ogni anno dalle più importanti aziende del settore.
Attualmente entrambe le tipologie di pannelli stanno puntando a ottenere un livello del nero paragonabile a quello dei vecchi tubi catodici, visto che da questo valore dipende la profondità dell’immagine, la corposità dei colori e il contrasto.

Plasma: miglioramento del filtro superficiale del colore posto davanti al pannello e miniaturizzazione della struttura delle singole celle.

LCD: passaggio dall’illuminazione con le classiche lampade a quelle a LED. La retroilluminazione dinamica (o local dimming) permette di accendere o lasciare spente a led ben precisi dello schermo, ottenendo così zone veramente scure dove necessario, senza compromettere la luminosità in altre porzioni del quadro.

Elettronica: gli investimenti maggiori coinvolgeranno tutta la sezione di elaborazione del segnale video. Con il passare del tempo, negli ultimi anni, dal video in definizione standard a quelle in alta definizione le informazioni da calcolare del processore video sono cresciute di sei volte, più di quanto l’attuale tecnologia di elaborazione su vasta scala sia in grado di sopportare (secondo la legge di Moore infatti la potenza di calcolo nel settore dell’elettronica raddoppia ogni diciotto mesi). Nel prossimo futuro saranno quindi circuiti di elaborazione delle indagini integrati nei televisori (plasma o LCD) a fare la differenza.

HD e Full HD: perché uno, perché l’altro
Con il termine “alta definizione” non si identifica un’unica risoluzione video ma un minimo di linee orizzontali, per la precisione 720 in modalità progressiva, che il televisore deve essere in grado di visualizzare.
Benché pannelli possano avere svariate risoluzioni i formati dell’alta definizione sono due: HD 720p e quello Full HD 1080i. La lettera possa dopo il numero identifica invece il metodo di scansione del quadro: “p” sta per progressiva, “i” sta per interlacciato.

La stagione progressiva è migliore poiché mostra l’intero fotogramma in un unico passaggio mentre la scansione interlacciata suddivide il fotogramma in due semiquadri composti uno dalle linee pari e l’altro dalle linee e dispari. Mostrati in rapida sequenza i due semiquadri risultano i nostri occhi come un’immagine unica, ma è comunque percepibile dello sfarfallio del quadro.

Il massimo della qualità visiva si ottiene con la versione 1080p, pienamente compatibile con il film Blu Ray e HD DVD, che risulta sei volte più definita rispetta la definizione Standa (0.3 mega pixel contro 2 mega pixel).

Gli schermi a plasma funzionano secondo un principio simile a quello dei tubi fluorescenti: un gas rarefatto, dopo essere stato sigillato tra due pannelli, viene attraversato dal passaggio di corrente continua, che ne muta lo stato facendolo diventare plasma, ovvero un gas composto da elettroni liberi e ioni positivi.

Il movimento di questi elementi provoca scintille di luce, che non diventano visibili (in quanto ultraviolette) se non ricoprendo la superficie interna dei pannelli con una polvere, chiamata anche fosforo, che fa da “scintillatore”. In uno schermo a plasma ogni pixel è costituito da tre microscopiche cavità, una per ogni colore primario RGB, contenenti dei gas rarefatto (Xeon). Al passaggio della corrente e il gas viene messo in moto, colpisce la scintillatore del colore appropriato e quindi la luce colorata viene diretta verso uno schermo per comporre l’immagine finale.

Caratteristiche e differenze

Caratteristiche di un tv al plasma sono:

» Ampia gamma cromatica
» anti o angolo visuale
» neri profondi
» elevato contrasto
» facilità a realizzare pannelli di grosse dimensioni
» consumo per un 42 pollici (Philips PLASMA 42PF5320 Widescreen): 450 W

I pixel che compongono il pannello LCD (liquid cristal display), a differenza del plasma, non emettono alcuna luce, ma sono anch’essi costituiti da tre sotto-pixel corrispondenti e rispettivi colori primari RGB. Gli LCD funzionano infatti come selettore: la luce emessa dall’apparato di retroilluminazione presente dietro il pannello passa attraverso il cristallo liquido e viene colorata da un filtro in base al colore primario che si deve far passare verso lo schermo, regolando elettronicamente la quantità di luce a seconda dell’intensità di rosso, verde e blu che si deve emettere.

Caratteristiche di un tv LCD sono:

» Elevata luminosità
» facilità nel raggiungere risoluzioni full HD anche con schermi di taglio medio/piccolo
» nessuno sfarfallio dell’immagine
» elevata nitidezza
» nessun problema di stampaggio dello schermo (burn-in)ù
» consumo per un 42 pollici (Philips 42PFL7962D full hd): 170 W

Consumi

In un’inchiesta pubblicata dalla rivista AF Digitale sono stati misurati i consumi di alcuni TV LCD e al plasma: si è evidenziata una notevole variabilità, passando da 0,25 W a poco meno di 0,50 W per pollice quadrato. Più in generale, un televisore da 100 W in funzione per 4 ore al giorno ed in stand-by per le restanti 20 consuma mediamente 235 kWh annui, contro i 130 di un TV acceso 4 ore e completamente spento per le restanti (fonte: Rapporto CEIS, Tor Vergata).
fonte: internet; MediaWorld Magazine, nov.07/apr.08

Secondo la rivista Club3 (feb.’09) “Gli ambientalisti inglesi sono stati i primi a lanciare l’allarma, ma anche i primi ad essere ascoltati: dopo aver segnalato quanto siano inquinanti ed energivori i televisori al plasma, il governo del Regno Unito sarebbe orientato a metterli al bando. A parità di schermo un televisore al plasma consuma 4 volte di più di uno a cristalli liquidi.”

Articolo tratto da qui

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