TivùSat stenta a partire a causa del costo eccessivo dei decoder

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Ad un mese dal lancio, TivùSat, piattaforma satellitare gratuita promossa da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, non ha ancora preso il volo e, forse, ci vorranno ancora molti mesi affinchè possa farlo. La piattaforma è nata lo scorso 31 luglio con lo scopo primario di raggiungere le aree più impervie del territorio italiano dove il digitale terrestre non potrà mai arrivare.

Negli annunci di lancio si parlava di una piattaforma completamente gratuita ma, a guardare gli scaffali dei negozi di elettronica, non è realmente così. All’assenza di canoni di abbonamento corrisponde, infatti, il costo elevato dei decoder per il decriptaggio delle trasmissioni. I canali sono fruibili solo con l’uso dei decoder marchiati TivùSat e della smart card venduta in abbinamento. Tutti gli altri decoder, da quello di Sky a quelli free, non possono leggere la nuova codifica Nagra e quindi i loro utenti non possono usufruire dei canali della piattaforma.

La “questione codifica” è venuta alla ribalta il 12 agosto scorso quando gli italiani che guardavano RaiUno con il decoder Sky o con un semplice decoder gratuito, a pochi minuti dall’inizio della partita Svizzera-Italia si sono trovati davanti uno schermo completamente nero, sintomo di assenza di trasmissione decriptabile. Solo i decoder della piattaforma gratuita hanno potuto decriptare il canale ma, vista la scarsa diffusione, pochissimi italiani hanno beneficiato dell’offerta e sabato prossimo con Italia-Georgia potrebbe ripetersi quanto accaduto.


Secondo installatori e retailer, i decoder venduti, infatti, non sono neanche 10mila a causa dei prezzi troppo elevati. Maurizio Motta, Direttore Generale Commerciale di Mediaworld dichiara al Sole24Ore: ”Non è tra i prodotti più richiesti anche per via del prezzo, tre volte più caro del decoder per il digitale terrestre“. Il primo decoder ad essere messo in circolazione è stato quello prodotto da Humax (Combo 9000) che integra anche il digitale terrestre e costa ben 169 euro contro i 109 del decoder solo sat Adb I-Can 1110Tivù, da poco sugli scaffali dei negozi di elettronica di consumo. Presto accanto a questi, anche altri produttori (Telesystem, Auriga, Fracarro per citarne alcuni) venderanno i propri decoder ma i prezzi non saranno tanto diversi.

Non di poco conto sono inoltre le spese per l’installazione dell’impianto satellitare. Chi ne è sprovvisto, dovrà infatti sborsare circa 150 euro per la fornitura di parabola, cavo e la loro messa in opera.

Se i costi del decoder e dell’installazione non si abbasseranno, TivùSat sembrerebbe destinata a non andare molto lontano e forse servirà solo a duplicare il segnale digitale terrestre per quei 3 milioni di italiani che vivono nelle aree non coperte, lasciando l’arduo ruolo di concorrente della piattaforma di Murdoch a qualcun altro.

Articolo tratto da qui

2 commenti:

federicorocchi.it ha detto...

Due mesi di abbonamento SKY costano quanto ricevitore e parabola per TiVù Sat per tutta la vita!

Rezet ha detto...

Eh lo so, ma vallo a far notare! Personalmente credo che il progetto TivùSat sia utilissimo per sopperire all'indegna copertura del digitale terrestre dopo tutti questi anni di propaganda!